Il progetto

La “scuola” è organizzata intorno ad una tematica, che si differenzia ogni anno, con l’intento di esplorare un periodo storico o un fenomeno significativo in più ambiti disciplinari che si integrano e interagiscono tra di loro. Si intende in questo modo riferirsi ad una concezione di cultura quale sapere globale, mostrando come i vari fenomeni culturali siano collegati e si sviluppino sia sincreticamente che diacronicamente. Data la complessità delle questioni che emergono continuamente all’interno della società, non è più sufficiente, infatti, un approccio disciplinare di tipo “specialistico”. Solo la fusione di orizzonti, di conoscenze, di discipline può aiutare a comprendere la ricchezza e la varietà del reale. Il progetto condivide una nuova riflessione sulla natura del sapere come saper scegliere e vivere bene: in questo senso, la scuola costituisce un’occasione per ri-orientarsi nel mondo, appropriandosi, attraverso l’esperienza diretta e la pratica, di un metodo di indagine e di riflessione personale.


Il gruppo è suddiviso in “classi” per favorire una migliore e più attiva partecipazione da parte dei corsisti e per consentire un maggiore sviluppo della dimensione sociale: incontrarsi ogni settimana con lo stesso gruppo di persone (circa 20) agevola la reciproca conoscenza con la possibilità di stringere legami sociali e di ampliare il proprio senso critico. La didattica è organizzata per consentire a tutti di essere attivi: non ci sono lezioni, quanto piuttosto “conversazioni” guidate dal docente. Prendere la parola di fronte agli altri e portare nel gruppo il proprio pensiero è un fattore di fondamentale importanza per sentirsi parte di un discorso culturale complessivo. Colui che apprende non è fruitore passivo del sapere, ma attore principale attorno al quale il docente costruisce la lezione, facendosi portatore di nozioni e informazioni, ma anche e soprattutto di chiavi di lettura utili per la comprensione dei fenomeni e per ulteriori riflessioni. Parte integrante del programma culturale di ciascun anno sono le visite guidate, alla scoperta e riscoperta delle opere d’arte presenti nel territorio, che si alternano alle conversazioni in classe e costituiscono un’occasione di formazione e di studio finalizzate all’approfondimento dei temi trattati nel corso. Si organizzano, inoltre, due gite nel corso dell’anno – in Toscana e in altre regioni – che si configurano come un’opportunità di socializzazione durante le quali i corsisti possono apprezzare meglio le tematiche trattate durante le conversazioni in aula.

Il progetto

  • è fondato sulla didattica innovativa. È organizzato, cioè, in base al sistema delle disputationes (discussioni e dibattiti) medievali che coinvolgono direttamente il corsista nel processo di apprendimento;
  • è aperto a tutti, giovani, adulti, diplomati e non diplomati. Le conversazioni sono infatti un’occasione di  confronto e di arricchimento reciproco; come accadeva già nel XII secolo quando si incontravano all’università studenti di 14 anni ma anche di 40 e 50 anni
  • si arricchisce di un carattere interdisciplinare, che unisce saperi scientifici, con quelli artistici e umanistici. Come ricorda il poeta Fernando Pessoa, la vita è un gomitolo che qualcuno ha aggrovigliato. Essa ha un senso se è srotolata e disposta in linea retta, o ben arrotolata. E la cultura è il maestro che aiuta a sgomitolare (Gramsci) la nostra vita;
  • è aperto al territorio. Le visite guidate nel territorio sono un’occasione di formazione e di studio finalizzate all’approfondimento delle lezioni classe. Alcuni incontri sono tenuti direttamente in  luoghi pubblici: si tratta di una didattica che “insegna diversamente e coinvolge direttamente”, sviluppando una nuova relazione docente-allievo;
  • è online. Le conversazioni, gli approfondimenti e anche le visite artistiche possono essere svolte a distanza: il sapere non si ferma. Non ha barriere. È fatto per cogliere il futuro.

Obiettivi

  • riflettere sul processo educativo come risposta ai cambiamenti che attraversano la nostra società occidentale;
  • conoscere il patrimonio artistico e storico dei nostri territori;
  • promuovere interventi di informazione e discussione sui problemi posti dal confronto  interculturale;
  • riscoprire il piacere dello “stare insieme”, in presenza e a distanza, condividendo percorsi di approfondimento culturale. Destinatari I destinatari principali sono gli adulti (ma sono previsti anche incontri per i giovani studenti che  frequentano le scuole superiori), in linea con le direttive europee (life long learning) e con l’esperienza  universitaria medievale: non c’è un’età per smettere di imparare!

Destinatari

I destinatari principali sono gli adulti (ma sono previsti anche incontri per i giovani studenti che  frequentano le scuole superiori), in linea con le direttive europee.